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Battista Cagnana

pittore realista

 
 

Biografia

Nato a Trescore Cremasco nell'anno 1934 si è spento nell'estate del 2017; cresciuto, orfano del padre falegname dall'età di 8 anni, con i 7 fratelli come tanti altri ragazzi con le mille difficoltà del dopoguerra. Raggiunta la maggiore età, il lavoro lo ha spinto a trasferirsi dalle campagne cremasche alla periferia di Milano dove le occasioni di lavoro erano più allettanti. Varie esperienze lavorative lo hanno portato attorno agli anni '60 a ricoprire il ruolo di  impiegato contabile presso una importante impresa edile. Proprio in questo periodo matura in lui la passione per l'arte.

In particolare lo attrae la pittura. Tant'è che nel 1964 si iscrive alla scuola del libero nudo all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano frequentando il corso sotto la guida dei Prof. Oldani, G. Moro e Cosimo Sponziello.

Fu così che prese coscienza della passione per la pittura che lo portò velocemente a dedicarsi  completamente all’arte abbandonando il sicuro lavoro da impiegato. L’iniziale  conoscenza dei pittori G. Moro, P. Grossi, Carlevero e A. Rossi lo ha aiutato ad assimilare ed a far suoi gli importanti consigli da loro elargiti ottenendo via via risultati sempre più positivi. In particolare l’ispirazione ai maestri fiamminghi lo ha spinto a realizzare numerose opere sul tema. L’esperienza pluriennale lo ha reso capace di passare sia tra tecniche pittoriche eterogenee sia tra soggetti variegati (fiamminghi, nature morte oltre a paesaggi lombardi dal vero)

Il pittore nel 1972 vuole condividere la sua passione per l’arte con il pubblico e vuole dare la possibilità ad altri artisti noti od emergenti di esporre le loro opere. Così decide di sfidare lo scetticismo di molti e apre una Galleria d'Arte nel cuore di Affori (alla periferia di Milano) in via Astesani al n.20.  Decisione sfidante per l’epoca che però lo ha visto impegnato per più di dieci anni nella conduzione di un importante punto di riferimento per l’arte lombarda.

Tale esperienza  ha visto numerosi pittori importanti partecipare a mostre personali e di gruppo. In particolare la collaborazione con la galleria d'Arte Ponte Rosso di via Brera di Milano ha portato i pittori di tale Galleria ad esporre ad Affori le opere d'arte dando l’occasione a molti  concittadini di apprezzare le diverse forme espressive.  Organizza poi una importante e bellissima mostra in permanenza dei pittori del Gruppo 20 facente capo al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

Questa fase della vita artistica più imprenditoriale non gli ha impedito di continuare la sua maturazione; infatti la gestione della Galleria comunque unita  alla realizzazione di numerose opere che , forse ispirate anche dalle opere presenti in Galleria, hanno segnato una importante fase della carriera artistica.

Terminata l’esperienza imprenditoriale più per difficoltà economiche (la crisi degli anni 80 si fece sentire) che per diminuito entusiasmo, iniziò un percorso di condivisione della sua passione che lo ha portato ad  approdare ad una delle più importanti associazioni di Pittori della realtà Italiana. Dirige quale segretario generale per una decina d’anni il Gruppo Pittori di via Bagutta (che era diretto dal Presidente Aldo Cortina).

Quest’ultima esperienza ha sicuramente contribuito ad affermare le capacità pittoriche. Prova ne sono gli innumerevoli  attestati e riconoscimenti di quegli anni:

Premi e concorsi


ha partecipato a numerose mostre e concorsi, ottenendo molteplici riconoscimenti tra i quali:
- Premio acquisto città di Abbiategrasso Ragionier Camillo Bonetti
- 1° premio internazionale Federico Faruffini. Centro culturale Antoninianum
- Manifestazione città di Brera quartiere degli artisti
- IV, V, VI, VII, VIII Gran Gala di pittura Giovanni da Busnago, a Busnago
- 1° premio nazionale di pittura, città di Lainate
- Medaglia comune di Milano al concorso di pittura estemporanea
- Ambrogino d'argento del comune di Milano
- Partecipazione alla II° Biennale città di Soresina
- Premio Bagutta, coppa Cariplo
- Premio Bagutta, coppa Banca Nazionale del Lavoro- Premio Bagutta, medaglia Comune di Milano
- Esposizione alla Banca Popolare di Milano nella sede centrale di piazza Meda, a Milano
- Selezionato per la prima Biennale d'arte padana
- Premiato con medaglia Banca Popolare di Milano e premio acquisto, Centro culturale pittori di via Bagutta al concorso "L'albero il bosco"
- Medaglia Comune di Milano, Turismo e Sport e Tempo Libero, al concorso "L'uomo e il Duomo"
- Mostra all’Arengario di Milano a favore dell'abbazia di Mirasole
- Primo premio di pittura parco Della Valle del Ticino "Per rivi e per dossi" sponsorizzato e organizzato dalle gioiellerie Cartier
- Selezionato per illustrazione calendario ( mese di luglio ‘92), associazione ex Martinit
- Medaglia d'argento Banca Agricola Milanese, concorso "Arte e poesia a Milano" omaggio ad Aldo Cortina
- Selezionato per la stampa del francobollo di un dipinto dal tema "Frutti e fiori"

Atto di riconoscenza da Monsignor Franco Verzeleri  abate di sant’Ambrogio Milano

Dicono di lui

"....Parlare di un pittore è difficile, tanto più quando la critica viene fatta esclusivamente alle sue opere senza tenere conto dell’uomo pittore
Pensare che la pittura sia solo un fatto estemporaneo diretto dalla mente ed eseguita alla mano, è il più grosso errore di giudizio che possa essere commesso.
Ecco perché per me diventa importante conoscere l’uomo pittore: in quanto solo conoscendo l'uomo posso capire la pittura da lui espressa.
Battista Cagnana, nato Trescore Cremasco nell'anno 1934, trascorse la sua giovinezza in una famiglia numerosa, come tante ve n’erano nei paesi della nostra bassa padana
Padre, madre, figli e fratelli, uniti, davano vita ad un focolare domestico dove la vecchia fiamma del caminetto riscaldava l'amore dei loro cuori.
La vita ed il lavoro lo portarono a Milano, meta comune di chi, come tanti, vedono nella grande metropoli la possibilità di una vita migliore.
Ma la città è una fredda giungla per chi, nel cuore, porta l’amore per le cose semplici, il rispetto per gli esseri umani e l’attaccamento a un mondo antico che l'asfalto cancella.
Ed ecco che l'uomo diventa pittore, rifiuta la rigida logica della vita moderna e si chiude in un mondo suo particolare.
Solo ora, conoscendo l'uomo, possiamo giudicare il pittore, attraverso i suoi quadri dove le sue nature morte, ricche di vecchi oggetti, fissano nel tempo testimoni presenti e futuri di una vita passata, dove l’equilibrio uomo - natura era ancora ricco di contenuti umani.
L'armonia di colori nei sui quadri fa si che l'occhio, posandovisi, ne venga attratto e conquistato e ne trasmetta al cuore il calore che i sui quadri esprimono.
I suoi paesaggi, trattati con delicatezza e gusto, sanno cogliere i lati più significativi di un mondo antico che ancora vive nell'attuale moderno e vogliono essere di insegnamento all'uomo per tutto quello che egli sta perdendo.
La pittura di Cagnana non ha la presunzione di portare avanti un discorso in un mondo, purtroppo, piena di parole vuote, ma vuole essere senza dubbio un atto di riflessione per tutti coloro che, come lui, credono in un mondo migliore, dove non sia l’uomo distruttore della natura, ma ad esso sia restituita...".

Livio Pelizzoni

Hanno anche scritto di lui: Il Nuovo Torazzo di Cremona, Ottagono, Lombardia Notte, Arte e Cultura, Corriere della Sera, Giornale di Pavia, Valigia diplomatica di Roma, "La Buona Parola" ed il quotidiano "Il Giorno"..
Critici: D. Villani, R. Fattorelli, S. Balestrieri, A. Rossi, Pino Zanchi, L.Pelizzoni, Martucci

 

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